Secondo incontro Prodotto – Vieste, 5 maggio 2016
Se vuoi partecipare alla scrittura del Piano strategico del turismo, sul tema PRODOTTO, puoi commentare questo articolo.
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Se vuoi partecipare alla scrittura del Piano strategico del turismo, sul tema PRODOTTO, puoi commentare questo articolo.
admin
Condivido la vostra iniziativa e sarei lieta di poter partecipare al piano strategico per la promozione del prodotto, in particolare di quello termale. Tale prodotto attualmente non viene menzionato nonostante le terme di S. Cesarea siano di proprietà della regione Puglia.
In tutta la Puglia ci sono Centri Termali ma dovrebbero cambiare il modello di business, attualmente mi sembra orientato a trattamenti medici ed ampliarlo ad una visione più ampia di benessere della persona, che coivolge l’enoganostromia e altro.
La collaborazione favorirebbe la promo-commercializazzione e la comunicazione verso i mercati target.
Caro Antonio il prodotto termale non è valorizzato o meglio non è promosso da parte della regione. Tenga presente che regioni come la Toscana, l’Emilia Romagna ed il Veneto come anche la Campania con Ischia spingono molto sia a livello politico che promozionale per far produrre le loro località termali, tant’è che molti nostri comuni pugliesi promuovono i soggiorni di gruppi proprio in quelle località. Perchè non c’è uno scambio di turismo con le stesse regioni alle quali inviamo numerose presenze turistiche? Forse perchè siamo poco professionali? Non credo. Inoltre per quanto riguarda l’aspetto medico da associare all’aspetto benessere già viene curato. Presso le terme di Santa Cesarea lavora personale qualificato e ci sono veri fisioterapisti non massaggiatori improvvisati. Purtroppo a livello di marketing non viene fatto un giusto lavoro e la politica non ha mai valorizzato questo prodotto nonostante sia socio dello stesso.
Faccio riferimento alla esperienza sul territorio di Taranto, ma i suggerimenti possono valere per tutta la Puglia: creare un Prodotto Taranto (ma anche un prodotto “Puglia” come dimostra l’esperienza di altre regioni come l’Umbria) che comprenda città e Provincia. Molti sono gli aspetti da valorizzare del nostro prodotto turistico: Mare, Archeologia e storia, Turismo creativo e laboratori, Turismo eco o naturalistico, Eventi e manifestazioni annuali. Grande importanza riveste la Diversificazione e Destagionalizzazione del prodotto.
Per evitare che il turismo si concentri solo in alcuni mesi dell’anno, bisogna puntare su alcuni aspetti del prodotto Taranto: Eventi annuali, Storia e archeologia, Turismo creativo e enogastronomico. Sono caratteristiche che ne permettono la fruibilità in vari periodi dell’anno e non solo in estate. Quindi creazione di percorsi e pacchetti adeguati alla stagionalità. Calendarizzazione degli eventi: In questo modo si potrebbero organizzare percorsi e viaggi tematici complementari all’evento.
Ovviamente saremo lieti di poter partecipare attivamente al piano strategico.
L’ultimo rapporto OICE evidenzia la disparità di eventi organizzati al Nord e Centro Italia con quelli organizzati al Sud… “Un mercato immenso da intercettare che non ha mai – o quasi – organizzato un evento al Sud”.
La Regione Puglia ha registrato negli ultimi anni un significativo incremento delle presente e della sua notorietà anche nel mercato business. E’ arrivato il momento di dare un’identità al mercato business pugliese; un brand che lo qualifichi e lo renda noto al mercato nazionale e internazionale: Puglia Mice Experience!
La situazione sociopolitica e la crisi del Nord Africa inducono gli organizzatori del mercato MICE a rivedere le destinazioni possibili da prendere in considerazione. La Puglia rientra tra le destinazioni che più saranno considerate e gradite dai partecipanti a congressi, viaggi incentive e convention aziendali. Rientrare tra le considerate e gradite non significa essere scelte; pertanto è importante presentare al mercato il Prodotto MICE Pugliese al meglio!
La Puglia è un prodotto che emoziona ma dobbiamo far meglio percepire e conoscere questo sentimento evidenziando la qualità dell’offerta MICE pugliese. Un’attività mirata di comunicazione e la realizzazione di eventi sul territorio, devono essere la miccia di queste emozioni per la meeting industry pugliese.
Promuovere il prodotto “Puglia Mice Experience” con attività mirate a far vivere l’esperienza della destinazione ai decision maker, andando a valorizzare tutti i punti di forza e creare una maggiore attrattiva.
Evidenziare quei territori dove si individuano potenzialità significative con risorse adeguate in termini di sale, ricettività e servizi che possono essere proposte in maniera integrata e coesa. Fattore fondamentale senza il quale non si compete!
Quei territori non saranno l’obiettivo, ne la fine, ma uno strumento da percorrere per un successo di tutta la Puglia facendogli vivere ogni aspetto dell’offerta pugliese – l’enogastronomia, il patrimonio artistico-culturale, paesaggistico ecc.; tutto questo in una destinazione dove il clima è particolarmente favorevole durante tutto l’anno.
I confini amministrativi non sono i confini del turista; il partecipante sarà felice di farsi coinvolgere e vivere un’esperienza a 360 gradi che punti a valorizzare ogni aspetto dell’offerta pugliese e del benessere dell’ospite.
Sensibilizzare una concorrenza cooperante tra operatori finalizzata a offrire un’offerta qualificata che blinda il visitatore facendogli vivere un emozione e un esperienza.
Far conoscere al meglio l’offerta MICE del territorio. La concentrazione di offerta aumenta la domanda perché si crea una specializzazione del territorio che viene ricercata e apprezzata in quanto c’è una maggiore conoscenza della clientela.
Costruire un prodotto MICE a partire dalle risorse che abbiamo QUALIFICANDOLE.
Fondamentale la collaborazione tra operatori e amministrazioni pubbliche. L’obiettivo dovrà essere quello di investire sulla comunicazione del prodotto MICE in maniera continuativa e non con azioni spot.
Creare eventi workshop sul territorio Puglia che consentano a buyer selezionati e realmente interessati alla destinazione, di apprezzare l’offerta pugliese e fargli vivere le esperienze che il territorio offre..
Puntare i primi anni a sviluppare il segmento MICE prevalentemente nel mercato nazionale, privilegiando quindi il coinvolgimento di buyer italiani e consolidare il risultato.
La strategia di puntare prevalentemente sul mercato nazionale consentirebbe alla Puglia un attività meno competitiva e con risultati più immediati.
Il buyer europeo ha tempi di valutazione più lunghi e mette in competizione altre nazioni oltre che lo stesso territorio italiano anteponendo in maniera determinante gli scali aeroportuali e infrastrutture in genere.
La promozione nel mercato estero necessita di alcune riflessioni:
– possibilità di capire, tramite indagini ad hoc, le esigenze dei mercati esteri e strutturare un offerta MICE mirata;
– comunicare e coinvolgere paesi che siano reali target per l’offerta MICE pugliese.
Attivare azioni di customer satisfaction per adottare azioni di miglioramento costante, da condividere con gli operatori per stimolare lo sviluppo della filiera
L’obiettivo del prodotto Puglia Mice Experience negli anni sarà quello di garantire eventi esclusivi, di successo che restino esperienze indelebili per un momento da ricordare e soprattutto da RIPETERE!
MICE PUGLIA EXPERIENCE è simpaticissimo!
Credo che tra i vari temi vada inserito anche quello relativo alla nostra posizione geografica, ossia quello del Mediterraneo. Vendola ha parlato più volte di Puglia come ponte sul Mediterraneo. E credo che il turista che ci visita possa essere ancora più attratto se la regione che lo ospita, oltre alla propria cultura e alle proprie tradizioni, è in grado di fargli vivere anche un’esperienza legata alla cultura, ai suoni, ai colori, ai sapori che provengono dai paesi del mediterraneo, a volte distanti dalle nostre coste poche decine di chilometri. Un modo per far sentire il turista che viene in Puglia, e specie nel Salento, anche al centro del Mediterraneo. Nel mio Comune (Nardò) lavoro già da quattro anni a questo tema con un progetto che si chiama “Mediterraneo insieme…”, grazie al quale il centro storico di Nardò si trasforma in un crocevia di culture, suoni, colori sapori dei paesi del Mediterraneo, e in cui si raccontano storie e ci si confronta sui temi dei conflitti, delle rivoluzioni culturali e delle attuali criticità che riguardano l’area del Mediterraneo. E d’altra parte, mai come in questi ultimi anni il tema del Mediterraneo suscita grande attenzione e interesse. Insomma “Puglia come crocevia del Mediterraneo”, potrebbe essere un tema da approfondire. Maurizio Leuzzi Assessore al Turismo Comune di Nardò
La Puglia ha sul proprio territorio il sistema lacustre più importante del mediterraneo meridionale. Lesina e Varano, rispettivamente il 9 ed il 7 lago d’Italia rappresentano una opportunità per l’economia turistica pugliese. Per questo motivo abbiamo siglato un protocollo d’intesa tra i Comuni di Lesina, Sannicandro Garganico, Cagnano Varano e Ischitella con la CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato, per promuovere turisticamente i laghi e costituito una rete di imprese denominata ” I Laghi di Puglia” per progettare prodotti turistici partendo dalla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, naturalistico, enogastronomico e culturale dei territori dei laghi. La fruizione turistica del laghi può avvenire attraverso diversi prodotti e puntando a target diversificati. La fruizione sportiva ( surf, canoa, canottaggio, vela, pesca sportiva, bicicletta); naturalistica ( birdwatching, escursioni,educazione ambietale); culturale ( patrimonio archeologico, etnografico, ritualità religiosa e laica ) enogastronomica ( la cucina tipica delle comunità lacustri: anguilla, cefalo, gamberetti, cozze ed ostriche, seppie, salicornia, mirto ecc. ecc. ) sono i settori su cui occorrerà lavorare per promuovere prodotti per i diversi target ( giovani, famiglie, anziani ) puntando anche ad attrarre alcuni mercati stranieri. Allo stato attuale i laghi di Puglia sono presenti su facebook, su youtube e su twitter. Presto avranno un loro sito web. Dal mese di settembre verrà proposto il week end della Paranza ( tradizionale forma di pesca dei laghi di Lesina e Varano ) proponendo agli ospiti l’esperienza di pesca, un laboratorio di cucina con il pescato, uno spettacolo sulle canzoni popolari di Matteo Salvatore ( poeta dei laghi ), una visita ai musei ( Acquario, Casa del Pescatore, museo della pesca, museo del territorio ). Il vitto prevede un aperitivo, una cena, una colazione, un secondo aperitivo sulle rive del lago, un pranzo. Alla rete aderiscono 10 imprese ( alberghi, beb, ristoranti, guide turistiche, bar, trasporto persone. Da Ottobre verrà promosso il week end del mirto con lo stesso modulo con la variante del laboratorio per la realizzazione del liquore tradizionale del mirto. Per maggio 2017 verrà proposto il “Maggio dei Laghi” puntando a mettere in rete le feste patronali dei Comuni di Lesina Ischitella e Cagnano. Chiaramente una pianificazione strategica e’ essenziale per portare a successo questo progetto. L’intervento della Regione e’ essenziale per completare l’infrastrutturazione del territorio ( Pista ciclabile dei laghi, osservatori naturalistici, più elevata strutturazione di alcuni attrattori culturali – centro per l’avifauna, isola romana e sistema delle palafitte dell’isolotto San Clemente, fruizione delle falesie di Cagnano Varano ecc. ecc. ), per strutturare alcuni eventi come ad esempio il Maggio dei Laghi coinvolgendo personalità della cultura nazionale, sostenendone il lancio sul mercato nazionale ed estero con prodotti che vanno oltre i week end ( ospitalità per atleti stranieri degli sport d’acqua, ecc.ecc. )
Intanto contribuiamo a far sapere ai pugliesi che la Puglia e’ una regione d’acqua oltre che di terra, e che la nostra acqua può regalare piaceri agli occhi ( provate a fermarvi ad Ischitella durante un tramonto sul lago di Varano e capirete perche’ il Gargano sprofonda nel mare con una montagna chiamata Monte D’Elio), al naso con i profumi della macchia mediterranea ( L’Istmo di Lesina e’ tra le aree a più alta biodiversità botanica d’Italia ) ed alla gola grazie all’anguilla ed alla bottarga di muggine introvabili nel resto della Puglia.
Premetto che sono un tour operator e lavoro solo nell’incoming internazionale a primavera e autunno.
La destagionalizzazione si basa sull’organizzazione: se come tour operator creo un pacchetto per il 2016 a giugno 2015 e lo metto in vendita a ottobre 2015, avrò sicuramente censito i costi entro i primi mesi del 2015.
Come si fa a fare destagionalizzazione in una Regione dove Castel Del Monte inserisce una mostra privata obbligatoria a partire dalla primavera 2016 aumentando il biglietto di ingresso obbligatorio da 5 a 8 euro?
Vogliamo coordinare a livello regionale tutti i beni storici e fargli rispettare delle regole di buon senso a tutti?
Ria Vito.
Scrivo da formatore in più ambiti apprendimento, da giovane albergatore e da co-fondatore dell’Associazione Gallipoli Città Bella, sodalizio di Imprenditori del Turismo salentini.
In seno all’Associazione ho progettato e coordinato GALLIPOLI HOSPITALITY SCHOOL, un percorso formativo tecnico/pratico teso ad emancipare professionalmente gli operatori dell’accoglienza turistica, nei diversi settori.
Quasi tutte le aziende aderenti all’Associazione si sono fatte carico delle attività formative con proprio tutor esperto (Gondar, Sansara, hotel 33 Baroni, Caroli, Risberg, Ghala, Ria hotels e Victoria palace). Altri enti ed aziende autorevoli, comune di Gallipoli, Banca Polpolare Pugliese, MR group, per la specificità tecnica, hanno gestito ed approfondito singoli argomenti. Ogni esperto si è comportato da tutor aziendale ed ha accompagnato gli operatori e studenti in tutto il percorso/stage di approfondimento.
Il percorso si è avviato il 15 Febbraio per 21 operatori e 44 studenti delle classi quinte dell’ I.T. Vespucci, per la durata complessiva di 80 ore, 16 ore per ognuno dei 5 moduli: Ricettivo alberghiero, Food&Beverage, Comuniazione&Eventi, Normativa-Contratti-transazioni e Lingue inglese, francese, tedesco e spagnolo.
In sintesi.
Vision: la formazione nel turismo è un valore aggiunto proiettata al territorio, in cui l’operatore professionale è facilitatore ed orientatore sulle risorse che il territorio offre.
Il modello hospitality school, nella versione professional basic, che proponiamo fonda il suo percorso sui seguenti principi:
• Si colloca dopo l’istruzione istituzionale ed è sintonizzato ai principi della Alternanza Scuola Lavoro, prevista dal MPI per gli istituti turistici di istruzione secondaria di II° grado;
• Presuppone un accertamento dei prerequisiti iniziale, una verifica formativa a fine modulo ed una verifica sommativa&accertamento delle competenze a fine corso;
• Si organizza per singoli focus operativi in struttura modulare distinta in almeno 6 aree: 1)ricettivo alberghiero, 2)food&beverage, 3)comunicazione ed eventi, 4)normativa contratti e transazioni, 5)lingue straniere e 6)territorio;
• Focus assegnati a tutor aziendali, itinerante nelle le aziende del territorio, in cui il contesto è reale, pertinente e facilita gli apprendimenti;
• che ci sia ampio spazio alle domande e feedback dei corsisti, specialmente quelle che sono pertinentemente operative/applicative
• Che ogni modulo si concluda con un brain storming che sia sintesi, rinforzo sui feedback dei corsisti e che evidenzi marcatamente la ricaduta sul territorio degli apprendimenti;
• Che trovi ampio spazio la simulazione, vicinissima alla realtà, fondamento e rinforzo degli apprendimenti, che diventino sempre meno conoscenze temporanee e sempre più competenze stabili e professionalizzanti;
• Che si concluda con una valutazione del corso da parte dei corsisti e che gli stessi scelgano l’indirizzo degli approfondimenti e specializzazioni.
La nostra esperienza ci insegna che nell’ambito del turismo, in particolar modo nelle attività professionalizzanti, è necessario un approccio di prossimità concettuale, in cui i contesti sono già apprendimento, allo stesso tempo avvicinano e motivano maggiormente il corsista alle competenze da acquisire.
Il piano economico per la realizzazione delle attività formative, generati nella nostra esperienza, (15-20 corsisti per circa 100 ore), è di 400 € a corsista con un costo/ora di formazione di circa 4-5€.
Confido in un positivo riscontro e resto disponibile per qualsiasi necessità di approfondimenti
Gallipoli 13/05/2016
Il coordinatore formazione Vito RIA Associazione Gallipoli Città Bella Il presidente Angelo RIA
Vorrei sapere se il tema dei tratturi è citato espressamente fra i vari prodotti. Grazie.
Maddalena Milone – Meeting Planner srl
Avendo condiviso ormai che la meeting industry rappresenta una realtà economica strategica per lo sviluppo economico della nostra Regione, dobbiamo procedere con la redazione di un action plan specifico e puntuale.
Il congressista non è un turista ma i congressi e i convegni:
1) generano una ricaduta che impatta a livello economico su tutta la filiera che sostiene il comparto
2) costituiscono un forte veicolo di attrazione verso la destinazione.
Per aumentare il flusso di congressi e convegni in Puglia è necessario che sia attuata una azione di branding specifica anche per il prodotto MICE.
Le singole aziende pugliesi, che già operano con successo in questo segmento di mercato, hanno bisogno di un supporto per poter lavorare in modo più efficace; supporto nella promozione, nella formazione, nelle infrastrutture e nella innovazione, ma in modo differente rispetto al turismo leisure.
E soprattutto hanno bisogno di strumenti concreti per promuovere la Puglia e attrarre eventi in partnership pubblico/privati.
Per il piano strategico dobbiamo quindi prima creare un marchio che identifichi il prodotto Puglia per il Congressuale, che coinvolga tutta la filiera della industria dei congressi.
Il marchio deve essere sostenuto da una azione di marketing specifica, che si muova soprattutto online e che sia veicolato attraverso un piano di comunicazione dedicato. Questa azione deve partire dalla mappatura dell’offerta su area dedicata al congressuale sul sito di Pugliapromozione: spazi, sale, wifi, livello di tecnologia, lingue parlate, servizi accessori, accessibilità, sostenibilità oltre a materiale plurilingue che il congressista può scaricare secondo le proprie aree di interesse.
Per realizzare la tanto auspicata destagionalizzazione una azione concreta potrebbero essere gli incentivi, non necessariamente economici, che possono essere offerti per attrarre convegni, congressi ed eventi. In questo è fondamentale la collaborazione con i Comuni. Ben vengano dunque le “guest card”, la sala consiliare per le cerimonie inaugurali, l’accoglienza da parte delle istituzioni, banco accoglienza gratuito in aeroporto (per citarne alcuni), che possono essere offerti in un pacchetto a disposizione degli organizzatori e dei promotori.
Fondamentale inoltre è il monitoraggio delle azioni e dei dati per orientare e aggiustare sempre il tiro della strategia. In questo particolare ambito una azione concreta potrebbe essere la sinergia con l’Università per la istituzionalizzazione di un Osservatorio permanente che possa rilevare, all’interno del macro dato del turismo, il segmento business e possa quindi studiarne i flussi e i trend.
Infine valutare una collaborazione operativa con le associazioni di categoria riconosciute a livello istituzionale, che hanno come mission proprio l’aumento degli standard di qualità di tutti gli operatori della meeting industry: Federcongressi&Eventi e MPI Meeting Professionals International.
Tutto questo per dire che non è necessario aprire nuovi scenari ma stringere alleanze strategiche con chi già lavora nel settore specifico da anni e ne conosce il valore aggiunto.
Federcongressi&Eventi è riconosciuta dal Ministero della Salute per il percorso professionale compiuto dai provider nella formazione in medicina ed è al fianco di ENIT con il Convention Bureau Italia di cui è soggetto promotore, mentre MPI ha avviato un processo di certificazione di filiera e dal 2013 MPI Italia Chapter è la prima associazione italiana dell’ambito della comunicazione d’impresa, del marketing, del turismo e della meeting industry ad aver ottenuto l’iscrizione nell’elenco del Ministero dello Sviluppo Economico che disciplina le professioni non regolamentate e rilasciano attestati di qualità (ai sensi della Legge 14/01/2013, n. 4 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 26/01/2013, n. 22).
Maddalena Milone
Meeting Planner srl
Segnalo all’attenzione di Puglia365 l’opportunità di inserire fra gli attrattori turistici e culturali della Regione il progetto Apulia Balfolk: 21 anni di attività già realizzate, gli ultimi 10 sostenuti anche dalla Regione, Ass. Mediterraneo con fondi FURS e FESR, oltre che promosse dal Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito delle Reti di Festival. I due festival residenziali che costituiscono l’ossatura del progetto, Zingarìa (21 ediz. estive) e Capodanze (17 ed. invernali), sono gli unici di tutto il Centro Sud ad appartenere al genere Balfolk, diffuso nel nord Italia e in molti paesi Europei. Sono festival “full immersion”, con oltre 15 ore di musica e danze al giorno (stage mattina e pomeriggio, spettacoli e concerti dalla sera a notte fonda), della durata di una settimana ciascuno, caratterizzati da un’altissima percentuale di stagisti residenziali, oltre che del pubblico serale. Oltre 300 stagisti provenienti da tutte le regioni d’Italia e dall’estero, che trasformano i Comuni ospitanti in piccoli “villaggi turistici”: quindi, a parità di costo della manifestazione, un alto tasso di flusso turistico con annesso ritorno per l’economia locale. In data odierna si è provveduto ad inviare il progetto all’indirizzo mail info@puglia365.it, come convenuto nell’ultimo incontro sul Prodotto svoltosi a Trani.
La Puglia è tra le miglior Wedding destination dopo la Toscana, la Campania e la Liguria, sempre più coppie straniere decidono di coronare il grande giorno nella nostra terra ricca di sapori, tradizioni, cultura e storia, decidono di vivere un esperienza unica, insieme ai loro parenti e amici più cari, facendoli comunque sentire a casa ma in un posto lontano dalla loro terra.
Sposarsi in Puglia è una grande festa di paese, già dai primi momenti: svegliarsi la mattina del grande giorno, aprire la finestra e avere la possibilità di ammirare la maestosità del nostro mare, con i suoi colori e profumi, che farà da scenografia per tutto il giorno, oppure immersi nel verde delle nostre campagne, masserie, frantoi e vigneti anche loro a fare da sfondo e da scenari unici e speciali, per poi essere accolti da una banda e tavole imbandite dai nostri prodotti tipici pugliesi, per finire con la nostra pizzica che coinvolge grandi e piccini e fuochi pirotecnici.
Ma attorno tutto questo può esserci altro come:
-Prima del matrimonio un party con gli amici in barca a vela o sul caicco, brindando con bollicine e pesce fresco;
-Passeggiate in bici nelle nostre campagne o su sentieri sul mare con picnic a seguito, sempre con ottimo cibo e buon vino o birra artigianale;
-Far vivere momenti come la raccolta delle olive o dell’uva, in frantoi e vigneti, esperienze sicuramente indimenticabili.
Quindi un matrimonio che non duri solo un giorno, ma che soprattutto sia anche una vacanza, dove scoprire la nostra storia, cultura e gastronomia, il Wedding tourism è una risorsa immensa, che abbraccia tanti operatori e attività, che mettendosi insieme possono creare una rete d’impresa solo del settore Wedding, professionisti esperti e qualificati, per offrire un prodotto/servizio completo e rendere veramente speciale il grande giorno.
Bisogna inserirsi in circuiti internazionali, farsi conoscere dall’agenzie/ Wedding planner straniere, per esempio:
1. Al Buy Puglia si può creare un area specifica per il Wedding, creare B2B con buyer interessati solo al Wedding in Puglia;
2. Organizzare o far da partner a tour educational, facendo toccare con mano, vivere in prima persona ai blogger o Wedding planner straniere un matrimonio tipico pugliese.
Marilú Modugno
Wedding planner
Polignano a Mare
Vorrei segnalare alcuni dati tratti dal MONITORAGGIO CONI-FSN-DSA 2014 solo a livello Italia, per porre alla vostra attenzione il tema del “turismo sportivo” quale efficace strategia per destagionalizzare e per attrarre nuovi flussi di viaggiatori e promuovere il territorio pugliese.
“Nel 2014, l’attività sportiva promossa da 45 Federazioni Sportive Nazionali (FSN) e da 19 Discipline Sportive Associate (DSA), riconosciute dal Coni, coinvolge oltre 4 milioni e 470 mila atleti tesserati e può contare su oltre 73 mila nuclei associativi, di cui quasi 64 mila sono società sportive e più di 9 mila sono “altri nuclei” (si tratta di società in attesa di regolare affiliazione o di gruppi organizzati che promuovono forme particolari di attività sportiva e ricreativa). Gli operatori, che svolgono attività di supporto e sostegno alla pratica all’interno delle organizzazioni societarie e federali, superano il milione e ricoprono le cariche di dirigente, tecnico, ufficiale di gara e collaboratore a vario titolo.”
Nel turismo sportivo in senso stretto rientrano tutti quei casi in cui lo SPORT nelle sue molteplici forme di, pratica attiva, spettacolo, formazione e/o aggiornamento ecc… costituisce il punto focale, la conditio sine qua non dello spostamento. Cosa diversa dallo “sport-turismo” cioè la possibilità di abbinare al proprio relax la pratica di uno o più sport che condiziona inevitabilmente la scelta della meta.