Plenaria
Luca Scandale – Il piano strategico è necessario perché la Puglia e, in particolare, Pugliapromozione, sebbene negli ultimi 10 anni, abbia lavorato vuole migliorare il lavoro.
Il piano strategico, per ogni tavolo, è riassunto in un position paper utile per sapere che non dobbiamo ricominciare da zero, ma da un punto ben preciso, lo stato dell’arte.
E’ intenzione del comitato organizzatore e promotore, di organizzare gli incontri in 3 focus:
1) capire cosa ha funzionato o cosa no,
2) come fare per migliorare,
3) quali azioni realizzare per raggiungere gli obiettivi prescelti .
Questo piano finanziario/business plan le risorse finanziarie con gli obiettivi da realizzare. Quindi uno strumento operativo piuttosto che una modalità di approccio all’argomento.
Aldo Melpignano – Il tema del prodotto è, forse, il più complesso perché l’offerta è ampia e variegata. Sono stati scritti 3 position paper in ragione dei tematismi principali: Leisure, MICE, Mercati Esteri che sebbene non abbraccino tutto l’offerta turistica rappresentano delle opportunità che meritano un preciso focus.
Stefania Mandurino – Nel lavoro di programmazione è nostro obiettivo valorizzare gli elementi identitari del territorio, nel più generale contesto di globalizzazione che stiamo vivendo, al fine di rendere competitiva l’offerta in un processo di tipo endogeno, responsabile, attraverso il coinvolgimento attivo della comunità locale. E’ essenziale che i territori siano riconoscibili, è necessario implementare le risorse con infrastrutture e servizi capaci di far declinare il prodotto.
I territori pugliesi sono ricchi di eccellenze, si distinguono per le “comunità ospitali”.
Tutto ciò ha determinato vari modelli di aggregazione territoriali.
Obiettivi futuri: governance territoriale che qualifichi la gestione delle destinazioni mediante lo sviluppo delle aggregazioni.
Marilyna Desario – La Meeting industry genera vantaggi a più livelli ed è un catalizzatore di sviluppo economico e sociale.
a) genera una spesa maggiore della media con maggiore destagionalizzazione e minore congestione del territorio (sentita soprattutto nel basso Salento);
b) qualifica la destinazione e migliora la conoscenza (solitamente il turista business ritorna con la famiglia);
c) aumenta l’innovazione;
d) sono coinvolti numerosi attori economici, oltre a quelli più facilmente riconducibili alturismo MICE;
e) stimola la creatività andando oltre al fascino dei luoghi.
E può avvalersi ora del consolidamento del brand Puglia.
Bisogna migliorare la competitività del Sistema Puglia (patrimonio materiale ed immateriale, reti tecnologiche, location, promozione) nel suo complesso per permettere una crescita significativa degli eventi.
Il wedding rappresenta un giro d’affari enorme e il “destination wedding” è una pratica cui tutti gli operatori turistici guardano con interesse per il contributo economico elevato e per la promozione ed il miglioramento dell’immagine che ne deriva. E’ necessario però integrare le diverse componenti, i diversi operatori accrescendo la professionalità di tutti coloro che si interfacciano con questa realtà.
Rocky Malatesta – I mercati esteri rappresentano una grande scommessa: è necessario dialogare con operatori e territori per capire quali sono i mercati di interesse per i nostri prodotti e definire le strategie. L’osservatorio di Pugliapromozione ci descrive, con delle statistiche, che il mercato mondiale turistico cresce con elevato interesse, questa industria rimane quella chiave grazie alle forti sinergie con tanti altri settori. Questa crescita vede protagonista la Puglia, sebbene in termini assoluti i nostri numeri non siano ancora elevati. In Puglia: arrivi + 5%, pernottamenti +1,9%, dall’estero +10%.
Pugliapromozione ha realizzato un lavoro straordinario in questi anni, portando il brand Puglia verso l’interesse mondiale. #weareinpuglia ha rappresentato un hasthag di riferimento in molti casi di successo. Attualmente vogliamo ragionare su uno scenario che consideri focali i seguenti aspetti: integrazione tra pubblico/privato, tra i servizi di accoglienza, formazione specifica per approfondire le attese per cultura e abitudini, riti e tradizioni, piano festività religiose, civili e scolastiche, turismo sociale (es. terza età).
Abbiamo bisogno di analisi e studi dei mercati target, conoscere la cultura di riferimento, qualificare il personale e gli addetti all’accoglienza, adeguamento linguistico della comunicazione, pianificare le attività di promozione e comunicazione specifica, uscire dall’isolamento e creare reti territoriali.
Le opportunità che derivano sono: destagionalizzazione degli arrivi, incremento della spesa media pro-capite, adeguamento a standard internazionali della qualità dell’accoglienza.
I punto di partenza sono i nostri QUESITI, ovvero:
– con quali mercati esteri vi siete confrontati sinora e con quali risultati?
– come reputate l’attività svolta in questo campo da Pugliapromozione?
– cosa siete disposti a fare per lavorare in co-marketing con Pugliapromozione in futuro (così da ottimizzare i costi e rendere più efficienti le attività)?
– cosa ha funzionato o cosa no del lavoro fatto sinora da Pugliapromozione.
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