Eva Degl’Innocenti (Direttrice del MarTA, Museo Archeologico di Taranto)
Il museo diffuso si offre come modello di integrazione tra cultura e territorio. In particolare, gli itinerari culturali consentono di legare il “prodotto cultura” (macro club di prodotto) ad ulteriori sottoprodotti, quali:
- il patrimonio archeologico e culturale;
- la rete Magna Grecia;
- la civiltà rupestre (anche il collaborazione con Matera);
- il turismo nautico (lungo le antiche rotte del Grand Tour, in abbinamento al tematismo dei percorsi archeologici);
- il patrimonio immateriale;
- il patrimonio religioso e sacro;
- il tema dei castelli;
- il tema dell’albergo diffuso;
- il turismo slow;
- il piccolo patrimonio (il patrimonio rurale, il patrimonio artigianale, il know-how);
- il patrimonio artistico, l’industria creativa e le arti (si ricordi che la Puglia è stata la prima regione italiana a dotarsi di un Distretto Produttivo inteso come laboratorio progettuale: “Puglia Creativa”). Come esempi del legame tra arte creativa e patrimoni si citano tre esempi: il progetto artistico “Another me”, accolto all’interno della programmazione del MArTA di Taranto; la riqualificazione del borgo di Favara, attraverso il progetto “Farm Cultural Park”; l’installazione artistica nel Parco Archeologico di Siponto; progetti che “dinamizzano” l’idea “passatista” della cultura;
- formazione: le università dovrebbero divenire un player fondamentale nella strutturazione ed attivazione di corsi di specializzazione post lauream teso a formare figure specifiche di settore, come quella, per esempio, del mediatore culturale (esperto di “patrimoni”, in grado di offrire una chiave di lettura culturale).
Al fine di garantire un’offerta turistico-culturale integrata, si rende necessario mettere in campo alcune strategie: innanzitutto la creazione di card territoriali e di nuove politiche tariffarie che consentirebbero, tra l’altro, di redistribuire e destagionalizzare la fruizione di beni e siti.
Un urgente problema da risolvere riguarda l’individuazione di un modello di governance (non solo politica ma anche economica), fondato sul partenariato pubblico/privato, in grado di aprire la possibilità di intervento del settore privato a favore della cultura, con un coinvolgimento sia in fase progettuale che gestionale.
Un altro aspetto da considerare, nell’individuazione di un prodotto turistico, è il carattere distintivo della domanda, il target a cui è rivolto:
- turismo della disabilità (motoria, intellettiva, psichica, sensoriale);
- turismo familiare;
- turismo scolastico;
- turismo congressuale e wedding.
Stefania Mandurino (Coordinatrice tavolo PRODOTTO, focus TERRITORIO)
Sottolinea il ruolo determinante del territorio, che rappresenta il genius loci, lo spirito del luogo, un’opportunità da valorizzare, determinando il modello di sviluppo territoriale endogeno, sostenibile e responsabile. Il Territorio è quindi centrale nelle strategie di valorizzazione turistica, all’interno di una visione che intende superare il localismo delle politiche, focalizzando in contemporanea le aree di maggiore attrazione strategica per costruire azioni integrate, che aiutano un’intera area ad essere più competitiva e il cui modello di specializzazione produttiva è definito dalle comunità locali.
La strutturazione di un’offerta territoriale integrata non può che partire da un’analisi dello stato dell’arte.
La Puglia presenta un importante capitale diffuso (patrimonio paesaggistico, architettonico, archeologico, culturale): il grande valore di questa ricchezza è sicuramente percepito, ma è necessario che diventi chiaramente riconoscibile. Ancora, negli ultimi anni, il tema della valorizzazione del territorio, come motore di sviluppo locale, ha visto l’affermarsi di vari modelli di aggregazione territoriale (Aree turisticamente rilevanti, Sistemi Turistici Locali, Sistemi Ambientali e Culturali, Gruppi di Azione Locale, Gruppi di Azione Costiera, Fondazioni, Reti di attrattori, Aggregazioni di Comuni, Aggregazioni di imprese) che hanno lavorato su differenti tematismi, declinati per diversi target di clientela:
- arte e cultura;
- natura e sport;
- riti e tradizioni;
- campagna e sapori;
- vie e cammini.
Gli obiettivi futuri, da mettere a fuoco, sono principalmente due:
- l’individuazione di un modello di governance territoriale che qualifichi la gestione delle destinazioni, mediante lo sviluppo di aggregazioni territoriali e reti di prodotto;
- la formazione di partenariati pubblico-privati, volti a creare sistemi territoriali e prodotti turistici di qualità.
Luca Scandale, durante l’assemblea plenaria, ha già fatto riferimento ai risultati dello scorso incontro. Dalla platea di Gallipoli, sono emersi numerosi punti, da approfondire ed integrare, rappresentati dalle seguenti parole-chiave:
- coordinamento regionale;
- aggregazioni territoriali;
- partenariati pubblico-privati;
- integrazione (risorse, attori territoriali);
- promocommercializzazione;
- rete dei beni culturali e attrattori;
- sostenibilità (ambientale, sociale, economica).
Le istanze su cui si è riflettuto a Gallipoli sono le seguenti:
- coordinamento regionale delle aggregazioni territoriali esistenti;
- necessità di costituire aggregazioni pubblico private per la gestione della destinazione e dei prodotti turistici tematici (club di prodotto, DMO, associazioni di comuni, reti d’imprese);
- messa in rete e gestione dei beni culturali e attrattori turistici;
- partenariato pubblico-privato, co-marketing;
- coordinamento e qualificazione rete regionale IAT.
Come detto velocemente durante l’incontro di Vieste, relativamente alla creazione di card territoriali e di nuove politiche tariffarie che consentirebbero di redistribuire e destagionalizzare la fruizione di beni e siti culturali e non, si potrebbe creare una “Puglia Card” acquistabile presso i siti culturali e non (anche Parchi di divertimento ecc), ma soprattutto acquistabile presso gli Uffici del Turismo, IAT e Pro Loco e magari anche presso alcune Strutture Ricettive. Le dotazioni sono minime (PC e stampante), i siti da visitare basterà che abbiano un controllo accessi con palmare per “annullare” la card e gli ingressi. Tutto potrà essere anche acquistato on line attraverso circuiti di vendita professionali come “Vivaticket” che serve già molti siti e Castelli in Puglia.
Per incentivare la vendita dei biglietti e Card e aiutare le IAT a finanziare questa attività di vendita e promozione, può essere prevista una retrocessione in percentuale. In questo modo i visitatori possono trovare ovunque i biglietti per i Musei, castelli, parchi, escursioni ecc, i siti culturali aumenterebbero le vendite ed il numero dei visitatori, le IAT e le strutture ricettive darebbero un servizio importante in più, la promozione e la comunicazione dei siti e degli eventi aumenterebbe.
Grazie